martedì 28 settembre 2010

Wine Spectator 91/100 per il Leone Rosso

Leone rosso Doc Orcia 2007 - Donatella Cinelli Colombini
Leone rosso Doc Orcia 2007 - Donatella Cinelli Colombini
Esame superato brillantemente per la giovane cantiniera. Wine Spectator le ha assegnato un punteggio di tutto rispetto.
Al suo primo vino Barbara Magnani, enotecnico delle cantine di Donatella Cinelli Colombini, ottiene subito un risultato strepitoso nel più autorevole giornale di vino del mondo il “Wine Spectator” 91/100 per il Leone Rosso Doc Orcia 2007.
Un vino che esce di cantina con un piccolo prezzo e, proprio per questo è stato il banco di prova della giovane cantiniera. Con molto coraggio e determinazione Barbara ha creato un vino adatto alle persone della sua generazione: elegante ma comprensibile, toscano ma capace di piacere anche a chi valuta le bottiglie a prescindere dalla loro origine.
60% Sangiovese e 40% Merlot dai vigneti dellaFattoria del Colle di Trequanda vinificati e affinati separatamente per un breve periodo in botte.
Per maggiori informazioni e foto:
Alessia Bianchi
Fattorie di Donatella Cinelli Colombini
+39 0577 662108
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Antonio Gnassi

L’enologa Valerie Lavigne rivoluziona la vendemmia

Valerie Lavigne e la nostra Barbara Magnani - Vendemmia 2010 - Donatella Cinelli Colombini
Valerie Lavigne e la nostra Barbara Magnani - Vendemmia 2010 - Donatella Cinelli Colombini
La celebre enologa delle cantine di Donatella Cinelli Colombini marca concetti rivoluzionari sul modo di fare vendemmia.
“L’uva deve esprimere i suoi caratteri varietali e i suoi profumi”,  dice Valerie Lavigne che precisa: ” l’uva, come qualunque frutto, è acerbo, maturo e poi surmaturo. In questa terza fase ricorda la marmellata. Per questo bisogna cogliere l’uva nel suo momento migliore come qualsivoglia frutto maturo”.
Questa frase sembra banale ma in realtà rivoluziona il modo di fare la vendemmia rispetto a quella concepita alla fine del Novecento quando l’uva veniva lasciata sulle viti fino a surmaturare raggiungendo concentrazioni zuccherine elevatissime nel tentativo di ottenere vini da ‘masticare’.
La nuova ricerca di vini con forte personalità, dove i caratteri dell’uva e del territorio di origine siano più evidenti, porta con se anche la ricerca di vini più eleganti che potenti, molto armonici e meno alcolici. Ecco che anche il modo di vinificare cambia e le estrazioni esasperate degli ultimi anni, attraverso rimontaggi continui del mosto, vengono sostituite da vinificazioni più rispettose dell’uva, con temperature leggermente più basse  e rimontaggi limitati a un volume, un volume e mezzo del succo contenuto nel tino di fermentazione.
Col passare dei giorni e la trasformazione dello zucchero del mosto in alcool, i rimontaggi vengono ancora ridotti, in questa fase l’estrazione si concentra sui tannini per cui il vino acquisisce struttura ma anche una durezza da evitare “dopo la fine della fermentazione alcoolica, il vino deve rimanere fermo e caldo proprio per arrotondare i tannini” conclude Valerie Lavigne.
Oggi, venerdì 24 settembre abbiamo vendemmiato circa la metà dell’uva destinata alBrunello. Ha un alcool potenziale di 14,5 acidità intorno a 8,5, più alta del solito e derivante dall’acido malico che oscilla fra 2,4 e 1,8.
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Alessia Bianchi
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Antonio Gnassi

sabato 18 settembre 2010

Il Premio Casato Prime Donne 2010 vola tra le stelle con Samantha Cristoforetti

Il premio organizzato il 18 settembre a Montalcino dalla prima cantina italiana tutta al femminile è andato al Tenente pilota Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta italiana. A questa giovane piena di talento si affiancano i vincitori dei premio sulla ricerca e la divulgazione del territorio montalcinese: Mara Amorevoli, Rossana Vesnaver, Francesco Alberti, Denis Pantini, Paolo Bono e il fotografo Duccio Nacci.

È l’astronauta Samantha Cristoforetti la vincitrice del Premio “Casato Prime Donne” 2010 scelta dalla giuria come personaggio emblematico di una femminilità positiva, vincente, attuale ma soprattutto costruita sul merito. Durante la premiazione, che è avvenuta nel teatro degli Astrusi a Montalcino, oggi 18 settembre 2010, il Tenente Cristoforetti si è messa in contatto con la giuria via Internet dalla base spaziale in cui attualmente compie il suo addestramento.

Gli altri vincitori, scelti per aver divulgato il territorio montalcinese, sono Denis Pantini e Paolo Bono di Nomisma, Francesco Alberti del Corriere della Sera, Rossana Vesnaver del TG2, Mara Amorevoli de la Repubblica e il fotografo Duccio Nacci.

Dalla patria del Brunello di Montalcino arriva dunque, la proposta di un modello femminile con poca apparenza e molta sostanza, all’opposto di quello che sembra dominare in Italia. Le giurate Francesca Colombini Cinelli, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, hanno voluto in tal modo rilanciare la stessa sfida della cantina che promuove il premio, il Casato Prime Donne di Montalcino, prima in Italia con un organico di sole donne, enologo compreso.
Vediamo dunque chi è Samantha Cristoforetti. Nata a Milano nel 1977 è cresciuta nel paese trentino di Malè, ha una laurea in Ingegneria Aerospaziale conseguita a Monaco di Baviera e un’altra in Scienze Aeronautiche ottenuta, dopo essere risultata la prima del corso per anni, all’Accademia di Pozzuoli. Tra le prime donne a diventare pilota militare è stata selezionata fra 8.500 candidati per entrare nel gruppo, fino a quel momento di soli uomini, degli astronauti dell’ESAAgenzia Spaziale Europea. Minuta, capelli corti, occhi castani, sportiva e amante della lettura, ha desiderato volare fino da bambina. Nei vigneti di Brunello, in una campagna riconosciuta dall’Unesco come parte del patrimonio dell’umanità, il nome di Samantha Cristoforetti rimarrà per sempre scritto su un cippo di travertino lungo un  percorso meditativo.

Si tratta di un trekking che traversa i vigneti di Sangiovese del Casato Prime Donne a Montalcino ed è accompagnato dalle dediche delle vincitrici del Premio e dalle opere di alcuni giovani artisti. Un percorso che invita alla riflessione e trasforma l’ambiente naturale in un museo all’aria aperta.

Vediamo ora gli altri vincitori del Premio Casato Prime Donne 2010. Denis Pantini e Paolo Bono di Nomisma hanno ricevuto dalle mani di Anna Maria Betti, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Siena, il premio “Per la letteratura e scienza vitivinicola”. Insieme a tre colleghi (Stefania Baldi, Fabio Lunati, Duccio Caccioni) Pantini e Bono hanno pubblicato il manuale Wine marketing, analisi attenta, articolata e innovativa del mercato mondiale del vino e delle dinamiche che lo stanno modificando.

Il bando del premio chiede ai vincitori di effettuare due lezioni agli studenti senesi. Una richiesta finalizzata a mettere in contatto i giovani con personalità della ricerca e dare quindi una maggiore apertura di orizzonti ai produttori di vino del domani.

Il Presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi ha premiato la miglior fotografia 2010 sul tema “Genti e terre dei vini Brunello e Orcia”. La giuria popolare di 50 membri in rappresentanza dei comuni e delle professioni presenti nei territori di produzione dei vini Brunello e Orcia, ha scelto la stupenda immagine di Duccio Nacci.  L’immagine sarà esposta in modo permanente nella sala dedicata a Ilda Bartoloni nel Casato Prime Donne di Montalcino, insieme con le foto vincitrici delle undici passate edizioni.

Il Premio Comune di Montalcino sul tema “Io e Montalcino” interpretazione personale, anche in chiave fantastica e favolistica di Montalcino nei suoi aspetti storici, culturali, paesaggistici e agricoli, è stato consegnato dal Sindaco Maurizio Buffi a Francesco Alberti per l’articolo intitolato Coppi-Bartali il duello dei figli pubblicato nel Corriere della Sera. A 50 anni dalla morte di Fausto Coppi ed a 10 da quella di Gino Bartali i figli dei due campioni hanno rivissuto l’episodio dello scambio della borraccia avvenuto durante il Tour de France del 1952. L’articolo racconta la rievocazione avvenuta in una strada bianca di Montalcino, un gesto «assurto a simbolo di un’Italia cavalleresca e un pò eroica» di cui l’autore dimostra un’evidente nostalgia.

Ezio Rivella, Presidente del Consorzio Brunello di Montalcino ha premiato Rossana Vesnaver nella sezione “Per giornalisti italiani o stranieri specializzati nel ramo vitivinicolo” per il servizio televisivo di TG2 Costume e società del 22 febbraio 2010. Il pezzo prende spunto dall’evento “Benvenuto Brunello” con il quale, ogni anno, viene presentata la nuova annata del più celebre vino montalcinese, per allargarsi sull’intero territorio. Con uno stile vivace e piacevolmente narrativo la giornalista presenta agli spettatori personaggi noti e sconosciuti in un dialogo a più voci che fotografa magnificamente la gente e soprattutto lo spirito dei produttori di Brunello.

Il premio per opere a firma femminile su “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” è stato assegnato a Mara Amorevoli per i suoi articoli pubblicati nel quotidiano la Repubblica del 7 agosto e del 15 dicembre 2009. Toscana di Sinalunga, la Amorevoli ha la rara capacità di partire da piccole cose per lanciare grandi messaggi. Eccola raccontare del miele “millefiori di spiaggia” massima rarità degli alveari, per spiegare l’importanza delle essenze nella rinascita di un comparto economico che, solo in Toscana, conta 3.500 imprese. Con la stessa passione ci invita ad ascoltare i canti gregoriani della Messa di Natale nell’Abbazia di Sant’Antimo a Montalcino.

Dopo la cerimonia Mara Amorevoli, Rossana Vesnaver, Francesco Alberti, Denis Pantini, Paolo Bono e Samantha Cristoforetti sono stati festeggiati dai 200 invitati alla cena organizzata in loro onore alla Fattoria del Colle di Trequanda.


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Donatella Cinelli Colombini Az. Agr.
Casato Prime Donne Montalcino – Fattoria del Colle Trequanda
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giovedì 16 settembre 2010

Ecco la squadra dei vincitori del Premio Casato Prime Donne 2010

Il Premio, unico per valorizzare lo studio e la divulgazione del territorio montalcinese verrà consegnato sabato 18 settembre a Montalcino (Siena) a  Mara Amorevoli, Rossana Vesnaver, Francesco Alberti,  Denis Pantini e Paolo Bono. All’Astronauta Samantha Cristoforetti  il “Casato Prime Donne” 2010.
La patria del Brunello, ha dunque scelto come personaggio femminile più emblematico del 2010, uno dei primi piloti donna dell’aeronautica militare e la sola astronauta donna europea scelta fra 8.500 candidati, Samantha Cristoforetti. Una scelta che arriva dalla terra del tradizionalismo, le colline del Brunello a Montalcino (Siena), dove ogni anno viene assegnano il Premio “Casato Prime Donne”.
La cerimonia avrà luogo al Teatro degli Astrusi di Montalcino il 18 settembre ma Samantha Cristoforetti ha già dettato la sua dedica alla terra del BrunelloLe sue parole, incise su un blocco di travertino, sono state collocate nei vigneti di Sangiovese del Casato Prime Donne lungo il percorso in cui le vincitrici del Premio, anno dopo anno, lasciano le loro riflessioni.
Accanto alla dedica di Samantha Cristoforetti c’è la statua dell’antica “Vignaiola” scolpita da Michael Austin Latka. Donne del passato e donne del futuro, un contrasto pieno di stimoli con cui le giurate del premio Francesca Colombini Cinelli, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione hanno voluto rilanciare la sfida della cantina che promuove il premio, il Casato Prime Donne di Montalcino, prima in Italia con un organico di sole donne, enologo compreso.
Gli altri vincitori, scelti per le ricerche e la divulgazione del territorio montalcinese, sono Denis Pantini e Paolo Bono di Nomisma, Francesco Alberti del “Corriere della Sera”, Rossana Vesnaver del “TG2”, Mara Amorevoli de “La Repubblica”. Per la sezione fotografica del premio sul tema “Genti e Terre del Brunello, il 18 settembre una giuria popolare di 50 membri, sceglierà la foto vincitrice fra le 5 finaliste diGianfranco BracciMatteo BrogiBruno BruchiBetty Colombo e Duccio Nacci.Il Presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi premierà l’autore della miglior fotografia
Dalla patria del Brunello di Montalcino arriva dunque, la proposta di un profilo femminile con poca apparenza e molta sostanza: SAMANTHA CRISTOFORETTI, 33 anni una laurea in ingegneria aerospaziale conseguita a Monaco di Baviera e l’altra in scienze aeronautiche ottenuta, dopo essersi dimostrata la prima del corso, all’Accademia di Pozzuoli. E’ stata selezionata fra 8.500 candidati per diventare astronauta dell’ESA Agenzia Spaziale Europea.
Nella stessa cerimonia verrà premiato da Anna Maria Betti, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Siena, DENIS PANTINI e PAOLO BONO di Nomisma  per il libro Wine marketing.
Il Premio Comune di Montalcino sul tema “Io e Montalcino” sarà consegnato dal Sindaco Maurizio Buffi a FRANCESCO ALBERTI per l’articolo intitolato Coppi-Bartali il duello dei figli pubblicato nel “Corriere della Sera”.
Ezio Rivella, presidente del Consorzio Brunello di Montalcino premierà  ROSSANA VESNAVER per il servizio televisivo di “TG2 Costume e società”. Il premio per opere a firma femminile sarà assegnato a MARA AMOREVOLI per i suoi articoli pubblicati nel quotidiano “La Repubblica” del 7 agosto e del 15 dicembre 2009.
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lunedì 13 settembre 2010

Cronaca della vendemmia. Le previsioni sorridono al Brunello

Parte da oggi la raccolta dell’uva bianca. Preludio ad un’annata che si preannuncia emozionante.


Giornata entusiasmante quella che inizia oggi. Stiamo per dare inizio alla raccolta dell’uva bianca poi vendemmieremo il Merlot della Fattoria del Colle, che è già pronto. La maturazione del Sangiovese è simile a quella del 2008 quando a un inverno piovoso seguirono un’estate e un autunno asciutti per cui l’ultima fase vegetativa delle viti accellerò e la vendemmia prevista in pieno ottobre avvenne invece alla fine di settembre. Anche quest’anno ci aspettiamo di raccogliere il Sangiovese intorno a fine mese, per ultimo arriverà in cantina il Foglia Tonda che è in ritardo.

C’è da supporre che l’età delle viti e quindi la dimensione dell’apparato radicale, stia giocando un ruolo determinante sul loro ciclo vegetativo. Nel 2010 abbiamo avuto un inverno e una primavera estremamente ricchi d’acqua. In marzo è avvenuta la maggiore nevicata a memoria d’uomo, in maggio 22 giorni di pioggia … Il terreno era talmente ricco di umidità che le viti hanno sopportato senza problemi un luglio da altoforno e, in agosto, hanno avuto difficoltà a invaiare. Tale processo è innescato da uno stress idrico e quando le viti non hanno sete avviene in ritardo oppure a singhiozzo. Il Foglia Tonda, che è prodotto da viti piantate 20 anni fa, ha avuto problemi di invaiatura ed è tutt’ora in vegetazione.

I dati analitici sono incoraggianti. L’innalzamento dell’alcool potenziale, che nelle vigne destinate al Brunello supera già i 14° potenziali, procede regolarmente, aiutato dal sole. L’acidità è superiore al normale con una forte componente di acido malico e si mantiene alta nonostante la crescita degli zuccheri. La maturità fenolica appare ancora indietro, soprattutto a causa di bucce spesse e piuttosto rigide. E’ invece molto positiva la situazione dei vinaccioli che, in molti casi, sono lignificati.

Le vigne di Sangiovese del Casato Prime Donne a Montalcino sono leggermente più avanti, nella maturazione, rispetto a quelle della Fattoria del Colle di Trequanda. Su questi vigneti viene effettuata la sfogliatura per arieggiare i grappoli e preservarli dalle muffe. A questo punto tutto fa sperare in una vendemmia 5 stelle, se continuerà il bel tempo.



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venerdì 27 agosto 2010

La dedica dell’astronauta Samantha Cristoforetti premio “Prima Donna” 2010 inneggia al coraggio e invita al sorriso

Rimarrà per sempre nei vigneti del Brunello insieme alla statua dell’antica “Vignaiola” di Michael Austin Latka. Il passato e presente della storia femminile si incontrano fra i filari.
Passato e futuro, terra e cielo, l’antica contadina e l’astronauta, due modi di essere donna. In occasione del conferimento del premio “Casato Prime Donne” che avrà luogo a Montalcino il prossimo 18 settembre, la vincitrice, il tenente Samantha Cristoforetti, ha dettato una sua riflessione sull’universo femminile. Verrà incisa nel bronzo e collocata su un blocco di travertino lungo un percorso meditativo nei vigneti di Brunello in mezzo alla campagna capolavoro che l’Unesco ha iscritto nel patrimonio dell’umanità.
<L’autenticità del sudore, la composta dignità nella fatica, la forza della dedizione, la grandezza della quotidianità, il mistero del silenzio. Sono terreno solido e fertile su cui abitare con coraggio la propria libertà: onorare la propria unicità, accettare il rischio, osare lo sbaglio. Cadere e farsi male, poi rialzarsi con un sorriso vero>.
Samantha Cristoforetti, 33 anni ma ne dimostra di meno, minuta, capelli corti occhi sinceri, sportiva, amante della lettura, ha desiderato volare fino da quando era bambina a Malè in Trentino, due lauree in ingegneria e scienze aeronautiche, tra le prime donne italiane a diventare pilota militare, attualmente è l’unica donna nel gruppo degli astronauti ESA –Agenzia Spaziale Europea-  selezionata fra 8.500 candidati.
Le Giurate del Premio Casato Prime Donne (Francesca Colombini Cinelli, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione) l’hanno scelta come esempio di una nuova femminilità coraggiosa, ricca di talento e passione ma soprattutto con un successo costruito sul merito. Un esempio da proporre a tutte quelle donne che temono di non farcela e per questo, spesso, neanche provano a mettersi alla prova.
Accanto alla dedica di Samantha Cristoforetti verrà istallata la “Vignaiola” scolpita in travertino da Michael Austin Latka. Il giovane scultore del Connecticut ( anche lui trentatreenne)  che generalmente predilige l’informale, ha scelto di raffigurare in modo naturalistico un’antica contadina magra, semplicemente vestita, umile nel suo affiancarsi al lavoro degli uomini. L’ha rimessa nella vigna seguendo la filosofia della‘Land art’ e ‘Landscape art’ secondo la quale le opere d’arte arricchiscono di nuovi significati lo scenario naturale all’interno di una logica  di assoluto rispetto del paesaggio.
Il coraggio delle donne di ieri e le speranze delle donne di oggi si incontrano nelle vigne di Brunello di Montalcino dove il trekking delle Prime Donne invita i visitatori a camminare e riflettere sulla necessità di cercare nuove armonie fra passato e futuro, natura e sviluppo ma anche fra uomini e donne.
Il Cammino delle Prime Donne è nato per lasciare un segno permanente delle vincitrici del premio Casato Prime Donne, il percorso nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne a Montalcino costituisce una proposta meditativa e di grande significato simbolico. “Guardatevi intorno” scrive Carla Fracci ”siete nel centro morale del mondo”.
Le dediche delle vincitrici accompagnano chi cammina e lo invitano a pensare al destino delle donne e alla terra, bene prezioso che dopo secoli di cura non viene più rispettato abbastanza. Accanto alle dediche ci sono le opere di giovani artisti residenti nel territorio senese che offrono nuovi spunti di riflessione a chi percorre il sentiero nelle vigne.
L’inizio del percorso è segnato dalle colombe di Orlando Orlandini, orafo e scultore di fama internazionale. Si tratta di otto colombe in ceramica smaltata, simbolo di pace e di femminilità, che sono state collocate vicino alla poesia di Frances Mayes. Il percorso prosegue con tre enormi banderuole in ferro raffiguranti i ‘Gangheretti’, coloratissimi folletti disegnati da Alessandro Grazi, pittore e grafico senese a cui si deve il Palio di Siena del luglio 2007. Nel punto più alto del Casato Prime Donne c’è la dedica di Santa Francesca Cabrini alle donne “Vi benedica il Cuore SS di Gesù… il manto della Immacolata nostra Madre si tenda su tutte voi”. Qui Rossana Mulinari ha collocato “Animo”, una croce sorretta da sei blocchi di travertino. Sul muro della cantina Casato Prime Donne ci sono le foto “Foemina” di Bruno Bruchi e Giovanni Senatore, quattro ritratti di donna contemporanei eppure molto diversi. Sul muro della Tinaia c’è invece il calendario del Brunello in cristallo di Stefano Carlucci. Sotto le onde della canoa di Josefa Idem e le sua medaglia d’argento delle olimpiadi di Beijing. Accanto c’è la sua dedica, quasi un appello alle donne che hanno paura <solo mettendosi in gioco si può capire cosa si è in grado di fare, a costo di fallire, vale la pena provarci>.
Land Art
Le otto opere d’arte del percorso che sale nei vigneti di Brunello della collina di Montalcino, vanno inquadrate nella ‘Land art’ proposta culturale in armonia con l’ambiente e il paesaggio. Una proposta che porta le istallazioni artistiche fuori delle città e accresce la dignità degli scenari naturali conferendo loro un nuovo aspetto e un nuovo significato. Opere enormemente grandi, oppure, e questa è la nuova frontiera, “artistically correct” cioè compatibili con l’ambiente per materiali e soggetto. L’installazione 2009 va in questa direzione e sembra un comunissimo lastricato toscano. Le “Pietre Parlanti” di Jeff Shapiro, scrittore statunitense residente a Siena parlano con chi ci cammina sopra. Iniziano con un invito “See what’s growing”, “See in order to grow”, continua con una. sollecitazione “Do you see?” e si conclude con un monito “And are you growing?”. L’opera accompagna la dedica della virologa Ilaria Capua, una delle cinque “Revolutionary Minds” scelte a livello mondiale <Donne, madri, figlie, compagne, mogli, sorelle, schiacciate dal peso delle aspettative che vi accompagnano dal primo respiro, non vi lasciate intimorire>.
Ancora nello spirito della Land Art l’opera realizzata dal giovane architetto montalcinese Marco Pignattai, Ardita è una vacca chianina a grandezza naturale in travertino che trascina un aratro come le vere vacche hanno fatto per secoli.
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sabato 21 agosto 2010

La prima astronauta donna italiana Samantha Cristoforetti è la vincitrice del premio “Casato Prime Donne” 2010

Il Tenente Samantha Cristoforetti sarà premiata il 18 settembre a Montalcino per essersi distinta nel mondo femminile per coraggio ed eticità di comportamenti.
La vincitrice del premio 'Casato Prime Donne' 2010, il tenente Samantha Cristoforetti, primo e unico astronauta italiano donna
La vincitrice del premio 'Casato Prime Donne' 2010, il tenente Samantha Cristoforetti, primo e unico astronauta italiano donna
Dopo l’olimpionica Josefa Idem e la virologa Ilaria Capua, viene insignita del premio “Casato Prime Donne” un’astronauta. Tre personaggi che hanno rotto gli schemi e propongonomodelli femminili decisamente coraggiosi e orientati al futuro.
La vincitrice 2010, che verrà festeggiata sabato 18 settembre a Montalcino, è il tenente Samantha Cristoforetti. Due lauree di cui la prima in ingegneria aerospaziale conseguita a Monaco di Baviera e l’altra in scienze aeronautiche ottenuta, con il massimo dei voti, all’Accademia di Pozzuoli. Tra le prime donne a diventare pilota militare è stata selezionata fra 8.500 candidati per diventare astronauta dell’ESA – Agenzia Spaziale Europea. Minuta, capelli corti, occhi castani, sportiva e amante della lettura, ha desiderato volare fin da bambina. E’ nata a Milano nel 1977 ma è cresciuta a Malè in Trentino.
In lei le Giurate del Premio Casato Prime Donne (Francesca Colombini Cinelli, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione) hanno visto un esempio da proporre alle altre donne. Un personaggio lontano dai modelli sostenuti dai media, perché il Tenente Cristoforetti è forte di un curriculum strepitosoma soprattutto di successi costruiti sulla capacità e sul merito. In altre parole si propone con molta più sostanza che apparenza. Ed è forse proprio questo il fil rouge che lega le vincitrici del premio Casato Prime Donne: il successo come risultato di una somma di talento, coraggio, passione e generosità.
Samantha Cristoforetti è attualmente l’unica donna fra i 14 astronauti dell’ESA. A chi le chiede cosa prova per questo risponde con semplicità: “Che io sia una donna è un aspetto personale. Non so se questo abbia o meno un significato più ampio per la figura femminile in Italia e in Europa”. Significato che è stato ampiamente riconosciuto dalla giuria del Premio Casato Prime Donne.
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venerdì 20 agosto 2010

Vendemmia verde. Il diario della vita del Brunello di Donatella Cinelli Colombini e l’impegno per un vino di alta qualità

Si prevede una vendemmia d’altri tempi e questo grazie ai segnali dell’invaiatura. Ecco perché produrre meno uva e uva migliore.

Si chiama “vendemmia verde” perché di fatto i grappoli vengono vendemmiati cioè tolti dalle viti, ma invece di andare in cantina, come durante la vendemmia vera, sono gettati a terra. Il diradamento serve per diminuire il carico d’uva delle piante in modo che i grappoli rimasti arrivino prima e più facilmente alla perfetta maturazione. Viene fatto durante l’invaiatura cioè il cambiamento di colore dell’uva da verde a blù. Normalmente, nella Toscana centrale l’invaiatura avviene i primi di agosto ma quest’anno è ancora in atto.

Il cambio di colore è indotto da uno stress idrico che, evidentemente, in questo pazzo 2010 non c’è stato. Infatti dopo l’inverno più nevoso a memoria d’uomo, la primavera più piovosa degli ultimi duecento anni e un luglio che ha battuto tutti i record di alte temperature le viti sono talmente disorientate che non sanno nemmeno loro cosa fare.

Ha invaiato l’uva Merlot, che è sempre la più precoce; sta invaiando il Sangiovese, ma il Foglia Tonda è ancora verde. Tutto fa presagire una vendemmia in ottobre come avveniva trent’anni fa. Questo rende ancora più importante la vendemmia verde perche i vignaioli potrebbero trovarsi in una partita a scacchi con la pioggia per portare a casa i grappoli sani e maturi prima che l’umidità autunnale li rovini.

Bisogna quindi aiutare le viti affinché accorcino i tempi da qui alla vendemmia. La quantità d’uva che ogni pianta dovrebbe produrre è poco più di un chilo mentre quest’anno molte viti sono sovraccariche di grappoli, toglierne una parte aiuta la maturazione di quelli restanti. Le viti selezionano da sole le zocche migliori lasciando verdi quelle più deboli. Le viti infatti non cercano di produrre vino ma di riprodursi per cui privilegiano i “figli” più promettenti. La vendemmia verde toglie i grappoli “scartati” e favorisce i grappoli “spargoli” cioè più aperti e quindi con maggiori probabilità di dare ottimi vini.

In termini generali ridurre la produzione d’uva è anche un atto di responsabilità rispetto alla sovrapproduzione delle cantine italiane e addirittura mondiali. A livello internazionale lo sbilancio fra vino prodotto e vino consumato è di decine di milioni di ettolitri. Praticamente un lago. Produrre meno e meglio è ormai un dovere per tutti i vignaioli del mondo che, sull’atro fronte, chiedono ai consumatori di sostenerle praticando e diffondendo la cultura del grande vino.


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martedì 17 agosto 2010

A Montalcino il Premio Casato Prime Donne è un museo all’aria aperta. Land Art tra i filari di Brunello di Montalcino




La vignaiola di Michael Austin Latka istallata tra i filari di Brunello in occasione del Premio Casato Prime Donne a Montalcino (Siena)
La vignaiola di Michael Austin Latka istallata tra i filari di Brunello in occasione del Premio Casato Prime Donne a Montalcino (Siena)

La vignaiola di Michael Austin Latka istallata tra i filari di Brunello in occasione del Premio Casato Prime Donne il 18 settembre 2010 a Montalcino (Siena). L’opera in travertino, fa parte di una nuova proposta culturale “artistically correct” cioè compatibile con l’ambiente per materiali e soggetto.
Il Premio “Casato Prime Donne”, che ogni anno viene assegnato al personaggio femminile più emblematico e ai migliori contributi nella divulgazione di Montalcino, dà origine a un percorso fra le vigne di Brunello di Donatella Cinelli Colombini. Lungo il suggestivo itinerario vi sono le dediche delle vincitrici incise su blocchi di travertino e le opere di giovani artisti. Le istallazioni si aggiungono al paesaggio della Val d’Orcia per creare un capolavoro inedito che ogni anno – sono già sette – si arricchisce di nuovi contributi.
In occasione del Premio Casato Prime Donne 2010 arriva la statua dello scultore statunitense Michael Austin Latkache va inquadrata nella “Land Art”, una nuova proposta culturale in armonia con l’ambiente e il paesaggio. Una proposta che porta le istallazioni artistiche fuori delle città e accresce la dignità degli scenari naturali conferendo loro un nuovo aspetto e un nuovo significato. Opere enormemente grandi, oppure, e questa è la nuova frontiera, “artistically correct” cioè compatibili con l’ambiente per materiali e soggetto. E’ questa la scelta di Michael Austin Latka che ha usato il travertino del Sud del senese per scolpire un’antica vignaiolariportandola fra i filari dove ha lavorato per centinaia d’anni.
Il giovane sculture del Connecticut ha scelto di riprodurre in modo naturalistico e quasi filologico una di quelle donne minute, coraggiose, tenaci e instancabili, che costituivano il pilastro della campagna toscana. Un autentico omaggio alla storia di questa terra da un’artista che, pur provenendo da un altro Paese, ha saputo dare dignità di protagonista a chi, per secoli, è rimasta silenziosamente nell’ombra. Grazie a un rigore formale che ha semplificato le forme, la vignaiola di Michael Austin Latka si è trasformata nel simbolo delle “Prime Donne” di un tempo, quelle da cui discendono le protagoniste della cantina “Casato Prime Donne” la prima in Italia con un organico tutto al femminile.
Il trekking delle Prime Donne vede l’inizio del suo percorso segnato dalle colombe diOrlando Orlandini, orafo e scultore di fama internazionale. Si tratta di otto colombe in ceramica smaltata, simbolo di pace e di femminilità, che sono state collocate vicino a una poesia di Frances Mayes. Il percorso prosegue con tre enormi banderuole in ferro raffiguranti i “Gangheretti”, coloratissimi folletti disegnati da Alessandro Grazi, pittore e grafico senese a cui si deve il Palio di Siena del luglio 2007. Nel punto più alto del Casato Prime Donne c’è la dedica di Santa Francesca Cabrini alle donne “Vi benedica il Cuore SS di Gesù… il manto della Immacolata nostra Madre si tenda su tutte voi”. QuiRossana Mulinari ha collocato “Animo”, una croce sorretta da sei blocchi di travertino. Sul muro della cantina Casato Prime Donne ci sono le foto “Foemina” di Bruno Bruchi eGiovanni Senatore, quattro ritratti di donna contemporanei eppure molto diversi. Sul muro della Tinaia c’è invece il calendario del Brunello in cristallo di Stefano Carlucci.
L’istallazione 2009 è costituita dalle “Pietre Parlanti” di Jeff Shapiro, scrittore statunitense residente a Siena. Egli ha creato un lastricato che dialoga con chi ci cammina sopra. Inizia con un invito “See what’s growing”, “See in order to grow”, continua con una sollecitazione “Do you see?” e si conclude con un monito “And are you growing?”. Ancora nello spirito della “Land Art” l’opera realizzata dal giovane architetto montalcinese Marco Pignattai, Ardita, è una vacca Chianina a grandezza naturale in travertino che trascina un aratro come le vere vacche hanno fatto per secoli.
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