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martedì 28 settembre 2010

Wine Spectator 91/100 per il Leone Rosso

Leone rosso Doc Orcia 2007 - Donatella Cinelli Colombini
Leone rosso Doc Orcia 2007 - Donatella Cinelli Colombini
Esame superato brillantemente per la giovane cantiniera. Wine Spectator le ha assegnato un punteggio di tutto rispetto.
Al suo primo vino Barbara Magnani, enotecnico delle cantine di Donatella Cinelli Colombini, ottiene subito un risultato strepitoso nel più autorevole giornale di vino del mondo il “Wine Spectator” 91/100 per il Leone Rosso Doc Orcia 2007.
Un vino che esce di cantina con un piccolo prezzo e, proprio per questo è stato il banco di prova della giovane cantiniera. Con molto coraggio e determinazione Barbara ha creato un vino adatto alle persone della sua generazione: elegante ma comprensibile, toscano ma capace di piacere anche a chi valuta le bottiglie a prescindere dalla loro origine.
60% Sangiovese e 40% Merlot dai vigneti dellaFattoria del Colle di Trequanda vinificati e affinati separatamente per un breve periodo in botte.
Per maggiori informazioni e foto:
Alessia Bianchi
Fattorie di Donatella Cinelli Colombini
+39 0577 662108
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Antonio Gnassi

L’enologa Valerie Lavigne rivoluziona la vendemmia

Valerie Lavigne e la nostra Barbara Magnani - Vendemmia 2010 - Donatella Cinelli Colombini
Valerie Lavigne e la nostra Barbara Magnani - Vendemmia 2010 - Donatella Cinelli Colombini
La celebre enologa delle cantine di Donatella Cinelli Colombini marca concetti rivoluzionari sul modo di fare vendemmia.
“L’uva deve esprimere i suoi caratteri varietali e i suoi profumi”,  dice Valerie Lavigne che precisa: ” l’uva, come qualunque frutto, è acerbo, maturo e poi surmaturo. In questa terza fase ricorda la marmellata. Per questo bisogna cogliere l’uva nel suo momento migliore come qualsivoglia frutto maturo”.
Questa frase sembra banale ma in realtà rivoluziona il modo di fare la vendemmia rispetto a quella concepita alla fine del Novecento quando l’uva veniva lasciata sulle viti fino a surmaturare raggiungendo concentrazioni zuccherine elevatissime nel tentativo di ottenere vini da ‘masticare’.
La nuova ricerca di vini con forte personalità, dove i caratteri dell’uva e del territorio di origine siano più evidenti, porta con se anche la ricerca di vini più eleganti che potenti, molto armonici e meno alcolici. Ecco che anche il modo di vinificare cambia e le estrazioni esasperate degli ultimi anni, attraverso rimontaggi continui del mosto, vengono sostituite da vinificazioni più rispettose dell’uva, con temperature leggermente più basse  e rimontaggi limitati a un volume, un volume e mezzo del succo contenuto nel tino di fermentazione.
Col passare dei giorni e la trasformazione dello zucchero del mosto in alcool, i rimontaggi vengono ancora ridotti, in questa fase l’estrazione si concentra sui tannini per cui il vino acquisisce struttura ma anche una durezza da evitare “dopo la fine della fermentazione alcoolica, il vino deve rimanere fermo e caldo proprio per arrotondare i tannini” conclude Valerie Lavigne.
Oggi, venerdì 24 settembre abbiamo vendemmiato circa la metà dell’uva destinata alBrunello. Ha un alcool potenziale di 14,5 acidità intorno a 8,5, più alta del solito e derivante dall’acido malico che oscilla fra 2,4 e 1,8.
Per maggiori informazioni e foto:
Alessia Bianchi
Fattorie di Donatella Cinelli Colombini
+39 0577 662108
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Antonio Gnassi